Café de Flore
Foto © Café de Flore
Un luogo intriso di storia e di arte
Il Café de Flore non ha certo bisogno di presentazioni. Situato nel cuore del quartiere di Saint-Germain-des-Prés, all'angolo tra Boulevard Saint-Germain e Rue Saint-Benoît, è molto più di un semplice caffè, è un pezzo di storia della città. Ed è un tappa fissa per chi vuole calarsi nella tipica atmosfera parigina. Le panche di pelle rossa, le pareti in marmo e gli specchi non sono cambiati granché dai tempi in cui Jean-Paul Sartre, Simone de Beauvoir, Albert Camus e Pablo Picasso si avvicendavano tra i suoi tavoli.
Oggi è uno dei locali più frequentati della capitale. Nel suo animato dehors si siedono divi hollywoodiani, uomini d'affari in giacca e cravatta, signore in vena di uno spuntino e turisti attratti dal suo prestigio storico. Propone una vasta scelta di bevande (caffè, tè, cappuccino, champagne, cocktail, ecc.), snack (insalate, sandwich, omelette, quiche Lorraine, ecc.), dessert (profiteroles, crème brûlée, tarte Tatin, ecc.) e viennoiserie (croissant, brioche al burro, pain au chocolat, pain aux raisins, ecc.). Vi consigliamo di provare la cioccolata calda, una delle specialità della casa.
Un po' di storia...
Fondato all'inizio della Terza Repubblica, probabilmente nel 1887, deve il nome ad una piccola scultura raffigurante la dea della primavera che all'epoca si trovava sull'altro lato del boulevard. Fin dai primi anni la storia del Café de Flore si intrecciò con la letteratura e l'arte. I primi clienti abituali furono gli scrittori Joris-Karl Huysmans e Remy de Gourmont. Alla fine del XIX secolo, Charles Maurras, che viveva al primo piano, scrisse il libro "Au signe de Flore". Intorno al 1913, Guillaume Apollinaire rivelò i locali e, insieme ad André Salmon, trasformò il piano terra in una redazione: nasceva così la rivista "Les soirées de Paris". Fu qui che Apollinaire gettò le basi del gruppo dadaista e inventò la parola "surrealismo".
Negli anni Trenta divenne il luogo preferito di una nutrita schiera di intellettuali, pittori, scultori, autori e cineasti. Léon-Paul Fargue, Raymond Queneau, Michel Leiris, André Derain, i fratelli Giacometti, Ossip Zadkine, Pablo Picasso, Marcel Carné, Jacques Prévert e Sylvia Bataille sono solo alcuni degli illustri personaggi che lo frequentavano. Durante l'occupazione nazista divenne per Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir una sorta di ufficio dove si fermavano a scrivere approfittando del riscaldamento. Alla fine della guerra si trasformò nell'epicentro della vita artistica e intellettuale parigina. In quegli anni fu frequentato da molti intellettuali del gruppo chiamato esistenzialista.
Con il passare del tempo divenne un locale alla moda, frequentato soprattutto da divi del cinema (come Brigitte Bardot, Roman Polanski, Alain Delon, Robert De Niro e Jack Nicholson), cantanti (Yves Montand, Serge Gainsbourg, Juliette Gréco, ecc.), couturier (Yves Saint-Laurent, Hubert de Givenchy, Karl Lagerfeld, Paco Rabanne, Guy Laroche, ecc.) e autori del passato e del presente (Jorge Semprun, Tahar Ben Jelloun, Paulo Coelho, ecc.).
Il Café de Flore tra arte, fotografia, moda, cinema e letteratura
Fin dall'apertura il Café de Flore è stato caratterizzato dall'arte. Intorno ai suoi tavoli sono nati il dadaismo, il surrealismo e poi l'esistenzialismo. Le sue mura hanno accolto mostri sacri della letteratura, che gli hanno dedicato i loro romanzi. Aperto alle tendenze d'avanguardia, divenute poi correnti essenziali della creazione moderna, il caffè ha ospitato molti artisti leggendari.
Per oltre un secolo e mezzo, il Café de Flore, al crocevia delle tendenze, ha ispirato i fotografi più illustri attraverso prestigiose collaborazioni. Brassaï, Helmut Newton, Richard Avedon, Peter Lindbergh, Paolo Roversi, Mario Testino, Annie Leibovitz e Dominique Issermann hanno tutti catturato lo spirito del tempo al Café de Flore.
Nel corso degli anni è stato inoltre scelto come set di numerose campagne pubblicitarie e sfilate di alta moda (Chanel, Yves Saint Laurent, Sonia Rykiel, Longchamp, Paco Rabanne, ecc.). Famosissimo è lo spot pubblicitario con Emma Watson e Cyril Descours realizzato nel 2011 dal marchio Lancôme per il profumo Trésor Midnight Rose.
Il caffè è apparso anche in alcuni celebri film come: "Les Amants du Flore" (del 2006 diretto da Ilan Duran Cohen), che racconta la complessa storia d'amore tra Simone De Beauvoir e Jean-Paul Sartre; e "Café de Flore" (del 2011 diretto da Jean-Marc Vallée), con protagonista l'attrice francese Vanessa Paradis.
Nonostante il passare del tempo non ha perso il forte legame con la letteratura. Tuttora è infatti sede del Prix de Flore, rinomato concorso letterario fondato nel 1994 su iniziativa di Frédéric Beigbeder e Carole Chrétiennot che premia l'opera di un giovane autore di talento.
Foto © Café de Flore
Orari e giorni di apertura
aperto | tutti i giorni |
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orario | dalle 7:30 all'1:30 |
Mappa e altre informazioni utili
Sito ufficiale: Café de Flore - Tel.: +33 (0)1 45 48 55 26
Indirizzo: 172 Boulevard Saint-Germain, 75006 Paris
METRO/RER: linea 4, fermata Saint-Germain des Prés; linea 10, fermata Mabillon / linea C, fermata Musée d'Orsay
Bus: linee 95, 63, 39, 86
Info accessibilità: nd