Castello di Saumur
Una magnifica testimonianza di residenza principesca
La Valle della Loira, dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco nel 2000, è famosa per i maestosi castelli che, come gioielli, punteggiano le rive del fiume e dei suoi numerosi affluenti. Tra questi vi è il fiabesco Castello di Saumur, l'ultimo esempio dei palazzi principeschi eretti dalla dinastia dei Valois. Situato in cima ad una collina, è circondato da case in pietra elegantemente restaurate mentre più in basso, nelle strette stradine della cittadina omonima, sorgono caratteristici edifici a graticcio (ed è qui che Honoré de Balzac ambientò il romanzo "Eugénie Grandet"). Nel corso del tempo il castello è stato utilizzato come fortezza, residenza dei governatori della città, prigione e deposito di armi e munizioni. Attualmente ospita il Musée des arts décoratifs et du cheval, le cui collezioni sono molto varie (arti decorative, belle arti, etnologia, archeologia, scienze naturali) e di alta qualità.
Di proprietà dei conti d'Angiò e poi dei Plantagenèti, fu trasformato in fortezza reale all'inizio del XIII secolo, durante il regno di re Luigi IX. Nella seconda metà del XIV secolo, il duca Luigi I d'Angiò (fratello di re Carlo V) lo trasformò in un sontuoso palazzo. Suo figlio, Luigi II, gli diede la sua attuale sagoma nel XV secolo. Re René, l'ultimo duca d'Angiò, risiedeva periodicamente qui. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1480, il castello tornò al demanio reale. Fino alla fine dell'Ancien Régime l'edificio fu la residenza dei vari governatori della città. Il più noto di loro, Philippe Duplessis-Mornay, fu nominato nel 1589. Quest'ultimo fece fortificare il castello con il muro esterno tuttora esistente, di concezione molto innovativa per l'epoca (la parte rivolta verso la città fu costruita quasi un secolo prima dei capolavori di Vauban). Tra il XVII e il XVIII secolo fu utilizzato come prigione.
L'edificio, risparmiato dalla Rivoluzione francese, fu salvato dalla distruzione a cui lo condannava il suo pessimo stato di conservazione da Napoleone I, che decise di trasformarlo in prigione di stato. Furono eseguiti importanti lavori per adattarlo alla sua futura destinazione ma il cambiamento politico determinato dalla Restaurazione della monarchia ne modificò nuovamente le sorti. Nel 1814 fu assegnato al Ministère de la guerre e divenne deposito di armi e munizioni. Nel 1906 fu acquistato dal Comune di Saumur, che intraprese notevoli lavori di restauro per ospitarvi il museo municipale (oggi etichettato come Musée de France). Il monumento fu aperto al pubblico nel 1912. Le ricche collezioni del museo municipale furono poi incrementate alla fine degli anni Cinquanta dalla donazione delle collezioni del Musée du cheval.
La visita del museo si articola su due livelli espositivi, corrispondenti al primo e al secondo piano del castello. Al primo è allestita la sezione dedicata alle Arti Decorative, formata dall'unione di varie collezioni. Vi sono esposti mobili, dipinti, sculture, arazzi (dal XV al XVIII secolo, la maggior parte dei quali classificati come "monuments historiques") e ceramiche (una delle più belle raccolte di maioliche in Francia). Fra i capolavori presenti spicca il celebre arazzo "Le Bal des Sauvages", tessuto nelle Fiandre alla fine del XV secolo. Al secondo piano sono invece riuniti gli oggetti legati all'equitazione. La collezione comprende più di 7.000 pezzi, tra cui finimenti, speroni, costumi, strumenti veterinari ed elementi anatomici, oltre a dipinti, sculture, stampe, libri, fotografie e ceramiche riguardanti i cavalli e gli equini in generale.
Nel cortile noto come Caserne Feuquières (così chiamato in onore di Manassès de Pas de Feuquières, ufficiale nato a Saumur nel 1590 e nipote di Charlotte Arbaleste, moglie di Duplessis-Mornay) si trovano i resti dell'antica Église abbatiale du monastère de Saint-Florent du château. Ormai quasi dimenticata, fu una delle più importanti abbazie della Francia occidentale dal X al XVI secolo. Infine, da non perdere è la spettacolare vista sulla città e sulla Loira che si può ammirare dal belvedere del castello (aperto al pubblico da giugno a settembre).
Foto © Château de Saumur
Orari e giorni di apertura
Giorni di apertura | dal martedì alla domenica |
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Orari di apertura dal 4 febbraio al 31 marzo e dal 1 ottobre al 31 dicembre | dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 17:30 |
Orari di apertura dal 1 aprile al 30 giugno e dal 1 settembre al 30 settembre | dalle 10:00 alle 18:00 |
Orari di apertura dal 1 luglio al 31 agosto | dalle 10:00 alle 19:00 |
Chiuso | il 25 dicembre e dal 1 gennaio al 3 febbraio |
Tariffe biglietti d'ingresso
Costo biglietto | € 8.50 (ridotto € 6.50) |
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Gratuito | per i bambini sotto i 7 anni |
Informazioni utili - Come arrivare
Sito ufficiale: Château de Saumur - Tel.: +33 (0)2 41 40 24 40
Indirizzo: Esplanade Hubert Landais, 49400 Saumur
In treno: Stazione di Saumur, collegamento TER con Nantes, Angers, Tours, Blois, Orléans…
In auto: Autoroute A10, A85 o E60 | Route D347 poi D947 uscita Ville de Saumur
Accessibilità: n.d.