Dove ammirare le opere di Monet a Parigi

Nymphéas © Musée de l'Orangerie

Foto © Musée de l'Orangerie

Alla scoperta dei capolavori firmati dal padre dell'Impressionismo nei musei parigini

Oltre ad essere uno dei più famosi e amati pittori francesi, Claude Monet è universalmente considerato uno dei padri fondatori del movimento impressionista (che trae il nome proprio da una sua composizione), ai cui principi fondamentali rimase sempre fedele. Ha avuto un impatto significativo sull'arte moderna, influenzando generazioni di artisti. Monet ha dedicato la vita a ricercare sfumature di colore che percepiva nell'atmosfera delle città, delle campagne e dei porti. Come lui stesso ha affermato in un'intervista del 1895: "altri pittori dipingono un ponte, una casa, una barca ... io voglio dipingere l'aria che circonda il ponte, la casa, la barca, la bellezza della luce in cui esistono".

Nato a Parigi il 14 novembre 1840, all'età di cinque anni si trasferì con la famiglia a Le Havre, dove trascorse l'adolescenza ed entrò in contatto con il pittore Eugène Boudin, grazie al quale si interessò alla pittura en plein air e imparò a ritrarre la vivacità della natura. Giunto a Parigi nel 1859, iniziò a frequentare l'atelier di Charles Gleyre e divenne amico di Pierre-Auguste Renoir, Alfred Sisley e Frédéric Bazille. Ma l'incontro decisivo per la sua carriera fu quello con il pittore Édouard Manet, capostipite degli artisti desiderosi (come Monet) di allontanarsi dai rigori dell'arte accademica, che con la sua pittura apparentemente non rifinita lo influenzò profondamente. Convinto delle sue intuizioni, nel 1874 Monet organizzò la prima mostra impressionista con un gruppo di artisti guidati da nuove idee (tra cui figuravano Renoir, Degas, Pissarro, Cézanne e Sisley). La mostra non ebbe il successo sperato ma passò alla storia come un epocale spartiacque. Successivamente, dopo vari traslochi, nel 1883 si stabilì a Giverny, dove visse fino alla sua morte (5 dicembre 1926) e realizzò molti dei suoi capolavori.

Gran parte delle opere di Monet è custodita proprio nei musei di Parigi. Scopriamo insieme dove ammirarle.

Musée de l'Orangerie

Situato nel Jardin des Tuileries, il Musée de l'Orangerie ospita otto composizioni del superbo ciclo delle Nymphéas (Ninfee) di Monet, un capolavoro unico, di cui non esistono equivalenti al mondo, definito da André Masson la "Sixtine Chapel of Impressionism" (Cappella Sistina dell'Impressionismo). Il ciclo è ispirato al giardino acquatico che l'artista aveva creato nella sua casa di Giverny in Normandia. Con una superficie dipinta di circa 200 metri quadrati, è una delle più grandi realizzazioni monumentali della pittura di inizio XX secolo. Si è letteralmente avvolti dalle immense tele che tappezzano le sale e si resta quasi in apnea, seduti sulle panche e immersi nelle acque cangianti delle opere. La collezione del museo comprende anche il dipinto "Argenteuil", realizzato da Monet nel 1875 e acquistato da Domenica Walter intorno al 1955.

Musée d'Orsay

Allestito all'interno di una ex stazione ferroviaria (che già di per sé merita una visita), il Musée d'Orsay è uno dei più importanti musei d'arte di Parigi. Custodisce una straordinaria collezione di opere dal valore inestimabile risalenti al periodo compreso fra il 1848 e il 1914, tra cui innumerevoli capolavori di Claude Monet. Imperdibile è il dipinto "Les Coquelicots" (I Papaveri), realizzato dall'artista nel 1873. Nell'opera, che raffigura la prima moglie Camile e il figlio Jean mentre passeggiano tra i campi di papaveri, sono concentrate le principali caratteristiche dell'Impressionismo: i colori brillanti e vivaci, la prospettiva e la tecnica en plein air. Tra le altre opere di Monet ricordiamo "Le Déjeuner sur l'herbe", "La Gare Saint-Lazare", "La Cathédrale de Rouen. Le Portail, soleil matinal", "Nymphéas bleus" e "Meules, fin de l'été".

Musée Marmottan – Monet

Ospitato in quello che era in origine il padiglione di caccia del Duca di Valmy, il Musée Marmottan – Monet possiede la più grande collezione al mondo di opere di Monet, frutto di una generosa donazione di Michel, suo figlio, avvenuta nel 1966. Il dipinto più importante, anche se relativamente giovanile, è il mitico "Impression, soleil levant" (1872), da cui derivò il nome del movimento impressionista, che suscitò grande clamore all'epoca in cui fu realizzato.

Oltre che per i capolavori della giovinezza e della maturità ("Le Train dans la neige. La locomotive", "En promenade près d'Argenteuil", "Le Pont de l'Europe, gare Saint-Lazare", "Londres, Le Parlement, Reflets sur la Tamise", ecc.), l'ensemble si distingue per le monumentali tele raffiguranti le ninfee e il giardino di Giverny, che consentono di intuire la concezione artistica sottesa all'opera di questo grande pittore.

Petit Palais

Infine, il bellissimo edificio del Petit Palais, sede del Musée des Beaux-Arts de la Ville de Paris. Qui si può ammirare il dipinto "Soleil couchant sur la Seine à Lavacourt, effet d'hiver" realizzato da Monet nel 1880. L'opera raffigura il tramonto sulla Senna a Lavacourt, un villaggio della regione parigina situato di fronte a Vétheuil, dove l'artista si stabilì nel settembre 1878. Posto al centro della composizione, il sole con i suoi colori intensi si riflette sull'acqua, contrastando con l'atmosfera, dove è il blu a dominare.

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