Fortezza Reale di Chinon
Uno dei rari castelli medievali della Valle della Loira
Situata su uno sperone roccioso fra le antiche province dell'Angiò, della Turenna e del Poitou, la Fortezza Reale di Chinon è uno dei rari castelli medievali della Valle della Loira (dichiarata Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall'Unesco nel 2000) nonché uno dei monumenti storici medievali più importanti della Francia. Dall'alto del suo promontorio, domina l'omonima cittadina, le acque del fiume Vienne e i paesaggi verdeggianti della valle. Residenza dei re d'Inghilterra e di Francia, questo castello offre una testimonianza ineguagliabile della vita di corte.
La storia della fortezza è legata a importanti personaggi storici francesi. Il sito su cui è costruita fu occupato fin dall'antichità, come hanno rivelato recenti scavi archeologici, ma essa iniziò a prendere la sua forma attuale solo a partire dal X secolo, quando Tebaldo I di Blois fece erigere la prima torre in pietra circondata da spesse mura. Nel XII secolo divenne la roccaforte di Enrico II Plantageneto. Quest'ultimo, diventato re d'Inghilterra nel 1154, fece di Chinon la sua capitale continentale e ingrandì la fortezza costruendo il suo palazzo sul Fort Saint-Georges. Nel 1205 fu riconquistata, dopo un assedio durato nove mesi, dal re di Francia Filippo Augusto, che lasciò il suo segno facendo costruire la Tour du Coudray.
Nella primavera del 1308 vennero imprigionati nella fortezza i dignitari dell'Ordine dei Templari, incluso l'ultimo Gran Maestro Jacques de Molay. Sui muri interni della Tour du Coudray sono ancora visibili le loro straordinarie incisioni a tema religioso. Nel XV secolo la fortezza fu teatro di due incontri che sconvolsero il corso della storia e accelerarono la fine della Guerra dei Cent'Anni. Giovanna d'Arco vi incontrò il delfino Carlo VII e ottenne il permesso di guidare l'esercito che poi liberò Orléans dall'assedio inglese, impresa fondamentale per la riconquista della Francia.
A partire dal XVI secolo la fortezza non ebbe più alcun ruolo strategico e fu abbandonata a favore di castelli più moderni. Nel 1840 fu classificata come monumento storico di Francia ma le rovine erano pericolose e, nel 1854, il comune chiese la demolizione degli edifici. La popolazione di Chinon si appellò a Napoleone III per impedirne la distruzione. Fu salvata (e restaurata) grazie all'intervento del letterato e archeologo francese Prosper Mérimée, a quei tempi ispettore generale dei monumenti storici, che in una lunga relazione descrisse lo stato del castello e deplorò i danni arrecati al monumento dagli stessi abitanti.
Benché a lungo trascurata, nel 2010, dopo sei anni di restauro, ha ritrovato il suo splendore e la coesione militare di un tempo. Le mura della fortezza sono punteggiate da un gran numero di torri, ciascuna con le proprie caratteristiche, che illustrano l'evoluzione dell'architettura difensiva dal XII al XV secolo. Lo spazio interno è suddiviso in tre sezioni distinte, identificate dai re come i loro "tre castelli" (Fort du Coudray, Château du Milieu e Fort Saint-Georges), che svelano innumerevoli segreti attraverso ricostruzioni, visite immersive e attività varie.
Le sale delle abitazioni ospitano, oltre alle collezioni del sito, ricostruzioni arredate delle camere reali di Enrico II Plantageneto (XII secolo) e di Carlo VII (XV secolo). Questi ambienti sono il frutto del lavoro di un'équipe di scienziati e di artigiani. Al piano terra delle residenze reali è presentata la collezione archeologica, con reperti provenienti dagli scavi del sito, che evocano lo stile di vita del luogo nel corso dei secoli. Tra i pezzi più rilevanti in mostra un vaso a balaustra in ceramica ritrovato nella tomba di un aristocratico guerriero gallico. Gli antichi appartamenti della regina Maria d'Angiò sono invece dedicati alle collezioni su Giovanna d'Arco. L'accento è posto sulle rappresentazioni di questa eroina dal XVI al XX secolo. Da non perdere è anche la Salle d'Armes, in cui sono esposti gli equipaggiamenti militari utilizzati all'epoca della Guerra dei Cent'anni: armature, bourguignotte (elmi), cotte di maglia, balestre e riproduzioni di armi in asta.
La Fortezza Reale di Chinon offre un'ampia varietà di attività, percorsi e visite guidate, adatte a varie fasce d'età e vari interessi. Nel biglietto d'ingresso è incluso il dispositivo di mediazione digitale HistoPad (disponibile in 9 lingue, tra cui l'italiano), che permette di arricchire notevolmente la scoperta della fortezza, con ricostruzioni in 3D a 360 gradi. Potrete rivivere i fasti del Natale alla corte di Enrico II Plantageneto, assistere all'incontro di Giovanna d'Arco con Carlo VII o cimentarvi con l'utilizzo di macchine da guerra e pezzi d'artiglieria.
All'interno delle mura viene proposto anche un escape game. Si dice che la fortezza sia infestata dagli spiriti dei Templari imprigionati nel 1308. La vostra missione? Liberare le loro anime decifrando i messaggi che hanno lasciato in punti nascosti. Grazie a questo gioco potrete entrare in stanze solitamente chiuse al pubblico e percorrere passaggi segreti.
Foto © Léonard de Serres
Giorni e orari di apertura
giorni | orario |
---|---|
Gennaio-febbraio e novembre-dicembre | dalle 9:30 alle 17:00 |
Marzo-aprile e settembre-ottobre | dalle 9:30 alle 18:00 |
dal 1° maggio al 31 agosto | dalle 9:30 alle 19:00 |
Chiuso | il 25 dicembre e il 1° gennaio |
Tariffe biglietti d'ingresso
Costo biglietto | € 10.50 (ridotto € 8.50) |
---|---|
Gratuito | per i minori di 7 anni |
Informazioni utili - Come arrivare
Sito ufficiale: Forteresse Royale de Chinon - Tel.: +33 (0)2 47 93 13 45
Indirizzo: 2 Rue du Château, 37500 Chinon
In treno: la Fortezza dista 20 minuti a piedi dalla stazione ferroviaria di Chinon
In auto: dalla A85, uscita N°9 Chinon. Poi D751.
Accessibilità: contattate il personale della Fortezza per conoscere i servizi e le strutture disponibili