Granville
La città di Christian Dior
Anche conosciuta come la Monaco del Nord, Granville è una rinomata località balneare situata nel dipartimento della Manica (nella regione della Bassa Normandia), a circa tre ore di treno da Parigi (dalla stazione di Montparnasse). Fu costruita dagli inglesi nel XV secolo per sorvegliare Mont Saint-Michel, che mai conquistarono. Già dalla seconda metà dell'Ottocento, i bagni di mare di Granville erano così famosi che fu realizzata una ferrovia per condurvi i vacanzieri. Gli scrittori Victor Hugo e Stendhal non furono i soli ad apprezzare la località.
Patria del pittore Maurice Denis e dello stilista Christian Dior, Granville è divisa in due parti: la haute ville (città alta), quella più antica, raccolta su un promontorio roccioso all'interno delle vecchie mura, che conserva abitazioni dei secoli XVI-XVII ed eleganti palazzetti settecenteschi; e la basse ville (città bassa), quella più moderna, distesa sulla costa, che si dice sia stata edificata su una montagna di conchiglie. Al largo di Granville sorge invece l'archipel des îles Chausey, il più grande arcipelago d'Europa. Se lo si osserva durante l'alta marea è formato da una cinquantina di isolotti ma quando il mare si ritira diventano oltre trecento, scoglio più scoglio meno. L'isola principale, la Grande-Île, chiamata così nonostante misuri solo un chilometro e mezzo per cinquecento metri, è raggiungibile in un'ora di traghetto dal porto di Granville.
La cittadina deve gran parte della sua popolarità alla sua spiaggia, la plage du Plat Gousset, che nel corso degli anni è stata più volte premiata con il prestigioso Pavillon Bleu, il riconoscimento assegnato alle spiagge che soddisfano determinati criteri di qualità inerenti all'ambiente. Posizionata ai piedi della haute ville, è fiancheggiata da una piacevole passeggiata pedonale. Qui potrete fare il bagno in una grande piscina alimentata dalle maree. Nei pressi della spiaggia è inoltre possibile praticare diverse attività nautiche.
Davanti alla spiaggia, in fondo alla Promenade du Plat Gousset, si trova la casa natale di Christian Dior, oggi trasformata in museo. Che siate amanti della moda o meno non importa. Questo museo è davvero un must see. La villa, battezzata "Les Rhumbs", deve il suo nome ai "rombi", le trentadue suddivisioni della rosa dei venti che troneggiano nel mosaico pavimentale posto a decoro dell'ingresso. Il celebre couturier francese era particolarmente affezionato a questo luogo, tanto che nella sua autobiografia "Christian Dior et moi" dichiarò: "la casa della mia infanzia... ne conservo un ricordo estremamente tenero e meravigliato [...] la mia vita e il mio stile devono quasi tutto alla sua atmosfera e alla sua architettura". Dal 1997 ospita mostre temporanee legate all'alta moda, con esposizione di creazioni e accessori realizzati dalla prestigiosa maison.
Oltre al Musée Christian Dior, vi sono altri due musei degni di nota. Il Musée d'art moderne Richard Anacréon, ospitato negli edifici dell'ex École Paul Bert, è nato grazie alle collezioni lasciate da Richard Anacréon (da cui il nome), il libraio parigino (1927-92) originario di Granville e amico di vari artisti. Vi sono esposti dipinti, sculture e opere bibliofile della prima metà del XX secolo. André Derain, Maurice Utrillo, Paul Signac, Guillaume Apollinaire e Jean Cocteau sono solo alcuni degli artisti e degli autori presenti.
L'altro è il Musée d'art et d'histoire, installato dal 1936 nel Logis du Roi (antica residenza del Governatore). Le sue eterogenee raccolte costituiscono un'importante testimonianza per la storia della città e le attività tradizionali dei suoi abitanti.
Tra le altre cose da vedere a Granville si segnalano: l'Église Notre Dame du Cap Lihou, costruita nel XII secolo ma riedificata in granito di Chausey tra il 1440 e il 1767, in cui fu battezzato Christian Dior; le Roc des Curiosités, un gabinetto delle curiosità che propone uno straordinario viaggio tra le meraviglie della natura; e il Théâtre de la Haute Ville, risalente alla prima metà del XIX secolo.
Tra i maggiori eventi di Granville si ricorda il vivace e colorato carnevale, nel 2016 dichiarato Patrimonio Immateriale dell'Umanità dall'Unesco. Ogni anno la cittadina si trasforma in un grande palcoscenico a cielo aperto con le strade invase da maschere, carri e tanta, tanta allegria. Esso si ricollega alla partenza dei marinai per la pesca sui banchi di Terranova, che, prima di lasciare il porto, per tre giorni si abbandonavano a divertimenti e abbondanti libagioni.