Museo Jacquemart-André

© photo Musée Jacquemart-André

Non solo un museo ricco di capolavori, ma anche un magnifico hôtel particulier da scoprire nel cuore della Parigi haussmaniana

Inaugurato nel 1913, il Museo Jacquemart-André custodisce un'eccezionale collezione d'arte riunita, tra il 1860 e il 1912, da Edouard André (noto deputato e ricco banchiere) e sua moglie Nélie Jacquemart (rinomata ritrattista), che hanno passato gran parte della vita a viaggiare per il mondo. Il museo occupa un lussuoso ed elegante hôtel particulier del XIX secolo (che di per sé merita una visita) situato nel cuore della Parigi haussmanniana, non lontano dagli Champs Elysées. Le sue sale offrono uno straordinario spaccato dello stile di vita dell'alta società parigina. In una raffinata coreografia fatta di oggetti, mobili, quadri e drappeggi, espone capolavori di artisti del calibro di Fragonard, Boucher, Chardin, Rembrandt, Van Dyck, Mantegna, Donatello, Botticelli, Bellini e Carpaccio, solo per citarne alcuni.

Un po' di storia…

Era il 1860 quando Edouard André iniziò a costituire la sua collezione con piccoli pezzi di oreficeria, gioielli, ceramiche, miniature, arazzi e dipinti di artisti contemporanei (come Delacroix, pittori orientalisti e paesaggisti della scuola di Barbizon). Qualche anno più tardi acquistò un terreno sul nuovo Boulevard Haussmann con l'intenzione di farvi costruire la sua residenza privata. Il progetto fu affidato all'architetto e decoratore francese Henri Parent, che, tra il 1869 e il 1876, realizzò un vasto e bellissimo hôtel particulier ispirato ai modelli classici. Già all'epoca, la residenza veniva utilizzata per esporre la collezione in occasione di feste e incontri sociali.

Durante la costruzione dell'edificio, nel 1872, André decise di farsi fare un ritratto da una giovane artista già nota come ritrattista di successo: Nélie Jacquemart. Tra i due nacque un'affettuosa amicizia che sfociò, nove anni dopo, nel matrimonio. Sebbene fossero due persone molto diverse, la loro unione si rivelò un grande successo. Non ebbero mai figli e si dedicarono interamente alla loro passione comune: la collezione di opere d'arte. Un anno dopo il matrimonio, Nélie convinse il marito ad accompagnarla in una serie di viaggi in Italia e in Medio Oriente, nel corso dei quali continuarono ad ampliare la raccolta.

Edouard André morì nel 1894, all'età di sessant'anni, lasciando la moglie sconvolta. Al dolore per la perdita si aggiunse anche una situazione del tutto inaspettata: una causa intentata dalla famiglia del marito per recuperare la sua fortuna. I cugini di Edouard impugnarono il testamento che faceva della vedova l'erede universale. Accusata di appropriazione indebita, la donna alla fine vinse la causa. Rimasta sola, proseguì nell'opera di acquisizione di capolavori, spingendosi fino in India. Quando Nélie morì nel 1912, lasciò tutti i suoi beni in eredità all'Institut de France, con il vincolo di trasformare la residenza in museo. Inaugurato l'8 dicembre 1913 dall'allora presidente Raymond Poincaré, il museo riscosse fin da subito un grande successo. Dal 1996 la gestione del Musée Jacquemart-André è affidata a Culturespaces, società leader nella promozione di eventi culturali.

Il museo

Il museo è apprezzato non solo per la qualità delle opere esposte ma anche per la bellezza delle diverse sale, arredate e adornate con eleganza in base alla moda dell'epoca. Opere d'arte e decorazioni si amalgamano tra loro e testimoniano il raffinato gusto dell'alta società parigina di fine Ottocento.

I grandi saloni

Il Salon des Peintures è un'anticamera che precede il Grand Salon. Come nelle intenzioni di Édouard André e di sua moglie, l'allestimento alterna opere decorative, composizioni mitologiche, nature morte, paesaggi e ritratti. Boucher, Chardin, Canaletto e Nattier sono i prestigiosi artisti riuniti in questa sala. Accolgono i visitatori, come già accoglievano, più di 100 anni fa, gli ospiti di Monsieur e Madame André.

La visita prosegue nel Grand Salon, la sala ricevimenti per eccellenza. È qui che Édouard André accoglieva gli ospiti. La sua decorazione combina elementi del XVIII secolo con elementi realizzati al momento della costruzione dell'hôtel. Il risultato è un insieme molto armonioso, tipico dell'arte decorativa che si stava sviluppando all'epoca. Qui non ci sono dipinti ma una bellissima raccolta di busti in marmo del XVIII secolo.

Il Salon de Musique è l'altra grande sala di ricevimento. Con le pareti rosse e i mobili in legno scuro, è tipica del Secondo Impero. I dipinti che adornano la sala sono cambiati spesso, man mano che la collezione è cresciuta. Ci riportano alla Francia del XVIII secolo, con opere di Hubert Robert, Fragonard e ritratti di Perronneau. Il dipinto del soffitto è opera di uno dei pittori decorativi più ricercati dell'epoca, Pierre-Victor Galland.

La salle à manger, ovvero la sala da pranzo, attualmente ospita il ristorante-sala da tè Le Nélie, dove potete concedervi una piacevole pausa gourmet. La sala è arredata con mobilio in stile Luigi XV e ornata da sgargianti arazzi tessuti a Bruxelles nel XVIII secolo. Ma l'elemento più sorprendente è l'affresco sul soffitto, opera di Giambattista Tiepolo proveniente dalla Villa Contarini di Mira.

I saloni privati

Il Salon des Tapisseries introduce i visitatori a una serie di sale più intime che la coppia utilizzava per le esigenze personali. Si possono ammirare tre splendidi arazzi tessuti a Beauvais su disegni di Jean-Baptiste Le Prince, allievo di Boucher. L'unico dipinto esposto nella sala è una gouache dell'artista veneziano Guardi.

Il Cabinet de Travail è dove Edouard e Jacquemart organizzavano la loro vita quotidiana e tenevano incontri di lavoro. Alle pareti una serie di dipinti realizzati da maestri francesi del XVIII secolo: Fragonard, Lagrénée, Coypel, Pater e Greuze. Un affresco del Tiepolo proveniente da un palazzo veneziano decora il soffitto. Per arredare la sala, i coniugi hanno riunito mobili altrettanto prestigiosi.

Il Boudoir doveva inizialmente ospitare l'appartamento privato di Nélie Jacquemart. Tra le opere presenti in questa sala si segnalano il dipinto "Le Portrait de la Comtesse Skavronskaïa" di Élisabeth Vigée Le Brun, il dipinto "Portrait du comte Antoine Français de Nantes" di Jacques-Louis David e l'affresco sul soffitto del Tiepolo. I mobili in stile Luigi XVI e le opere d'arte formano un insieme coerente del periodo neoclassico.

La Biblioteca è la stanza più appartata dell'hôtel, dove i coniugi si incontravano per consultare i cataloghi di vendita e decidere i futuri acquisti. I mobili della camera sono in stile Luigi XIV mentre alle pareti si possono ammirare una serie di dipinti fiamminghi e olandesi del XVII secolo realizzati da grandi artisti quali Rembrandt, Van Dyck, Frans Hals, Philippe de Champaigne e Ruysdaël.

Il Fumoir è dove gli uomini si ritiravano dopo cena a fumare e a parlare di affari e viaggi. Edouard André fece decorare il soffitto con un dipinto (realizzato da un discepolo del Tintoretto) raffigurante la disputa fra Minerva e Nettuno sulla fondazione di Atene. Il camino proviene da Venezia mentre i ritratti che decorano la sala furono acquistati da Nélie durante un lungo soggiorno in Inghilterra.

Il Jardin d'Hiver e lo scalone d'onore

Il Jardin d'Hiver (Giardino d'Inverno) è caratteristico dell'art de recevoir che si sviluppò sotto il regno di Napoleone III. Questa innovazione consisteva nel collocare, sotto la copertura di un tetto di vetro, piante in vaso, generalmente esotiche. Si tratta di un luogo davvero suggestivo che permetteva agli ospiti di riposarsi in un ambiente più rinfrescante rispetto alle altre sale. Le sculture che lo decorano lo rendono una galleria di antichità.

Alle spalle del Jardin d'Hiver si apre una magnifica scalinata a doppia elica, che conduce al piano superiore. Progettata da Henri Parent, è una costruzione incantevole, sorprendentemente leggera nonostante la densità dei materiali che la compongono: marmo, pietra, ferro e bronzo. In cima alla scalinata si può ammirare un altro bellissimo affresco di Giambattista Tiepolo, acquistato dai coniugi André nel 1893 e proveniente, come quello della sala da pranzo, dalla Villa Contarini di Mira.

Il Musée Italien

Il museo comprende anche un'area, chiamata "Musée Italien", ideata per esporre le collezioni italiane. La visita a questa parte della residenza era riservata solo a pochi amici o appassionati che ne facevano richiesta. La Salle des Sculptures è la prima delle sale dedicate alle opere firmate da artisti italiani. Ospita sculture del XV e XVI secolo, tra cui capolavori di Francesco Laurana, Donatello e Luca Della Robbia.

La Salle Florentine raccoglie sia dipinti di scuola fiorentina che opere di ispirazione religiosa come stalli di chiese, pale d'altare e monumenti funerari. Vi sono esposte una serie di Vergini con Bambino realizzate da Sandro Botticelli e dal Perugino, oltre al celebre dipinto "San Giorgio che uccide il drago" di Paolo Uccello.

La Salle Vénitienne è quella che riflette maggiormente il gusto personale di Edouard André. Riunisce capolavori provenienti da Venezia e dalle scuole dell'Italia settentrionale. Sono presenti opere di Bellini, Mantegna, Crivelli, Schiavone e Vittore Carpaccio. I dipinti del soffitto a cassettoni sono realizzati con la tecnica della grisaglia e combinano soggetti religiosi e profani.

Gli appartamenti privati

Gli appartamenti privati sono composti da tre stanze al piano terra. Per la Chambre de Madame, Nélie scelse un arredamento in stile Luigi XV. Le pareti sono tappezzate di sete lionesi e decorate con due pastelli, tra cui l'eccezionale "Portrait d'homme" di Maurice Quentin de la Tour. La camera comprende anche una piccola veranda sul terrazzo, che Nélie usava come ufficio.

Situata tra le due camere da letto, l'anticamera era il luogo d'incontro intimo preferito dalla coppia. I due ogni mattina vi facevano colazione circondati dai ritratti di famiglia. Tra questi spicca quello che Nélie fece a Edouard nel 1872.

La Chambre de Monsieur fu rifatta dopo la morte di Edouard. Una cassettiera attribuita al famoso ebanista Bernard II van Risamburgh è presentata con il suo busto in gesso di Jean-Baptiste Carpeaux. Nonostante la somiglianza con l'imperatore, si tratta di Edouard André, ultima testimonianza dell'ammirazione e della fedeltà di Nélie nei confronti del marito.

Buono a sapersi! Il Museo Jacquemart-André è aperto ogni giorno dell'anno, non ci sono giorni di chiusura. Potrete visitarlo ogni giorno della settimana, anche a Natale, il 1° gennaio e durante le feste nazionali.

© photo Musée Jacquemart-André

Giorni e orari di apertura

Giorni di aperturaaperto ogni giorno dell'anno, compresi i festivi
Orari di aperturadalle 10:00 alle 18:00
Durante esposizioniè aperto fino alle 19.00 la domenica e fino alle 22.00 il venerdì

Tariffe biglietti d'ingresso

Biglietto museo (collezioni permanenti)€ 12 (tariffa intera) / € 10 (tariffa ridotta) / € 7,50 (tariffa giovani 7-25 anni)
Biglietto museo (collezioni permanenti + esposizione temporanea)€ 18 (tariffa intera) / € 15 (tariffa ridotta) / € 9,50 (tariffa giovani 7-25 anni)
bambini sotto i 7 annigratuiti

Informazioni utili

Sito ufficiale: Musée Jacquemart-André - Tel.: +33 (0)1 45 62 11 59
Indirizzo: Musée Jacquemart-André, 158 Boulevard Haussmann 75008 Paris
Fermata METRO/RER: linee 9 e 13, fermate Saint-Augustin, Miromesnil o Saint-Philippe du Roule / linea A, fermata Charles de Gaulle-Étoile
Bus: 22, 28, 43, 52, 54, 80, 83, 84, 93
Info accessibilità: è completamente accessibile alle persone con mobilità ridottae.
Audioguida: € 3 per le collezioni temporanee in inglese e francese, e gratis per quelle permanenti (disponibile anche in italiano).

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