Ulteriori spese

altre spese di cui tener conto oltre il prezzo dell'immobile


In primo luogo, quando si visita un appartamento bisogna sempre informarsi su quali saranno le spese condominiali e le tasse da pagare al comune. Le prime vengono indicate con il termine ‘charges (de copropriété)’ e includono le spese di pulizia e di gestione del condominio (la copropriété), a queste spesso si aggiungono anche l’uso dell’ascensore e il riscaldamento e l’acqua calda ad uso di ciascun appartamento. Naturalmente, esse sono calcolate sulla base del quartiere e del livello del palazzo in cui si trova il bene, oltre che della superficie dell’appartamento in questione.
Le seconde corrispondono alla taxe foncière e alla taxe d’habitation. La taxe foncière è un’imposta comunale pagata annualmente ed è pari al 50% del valore locativo del bene, determinato sulla base di una tariffa comunale ricalcolata ogni anno. La taxe d’habitation è un’imposta locale che viene pagata ogni anno dal locatario se il bene è dato in affitto, in caso contrario è pagata direttamente dal proprietario.
Inoltre, non dimenticate che, se la vostra residenza fiscale resta in Italia, allora dovrete pagare anche l’IVIE (Imposta sul valore degli immobili situati all’estero), che corrisponde allo 0,76% del valore dell’immobile. Per maggiori informazioni, potete consultare: www.agenziaentrate.gov.it
Quando vi apprestate ad acquistare un immobile a Parigi dovete tener conto anche delle spese relative all’atto di compravedita. In primo luogo, se vi siete rivolti a un’agenzia, allora dovete calcolare che al prezzo di acquisto va aggiunta una commissione (frais d’agence), che corrisponde a una percentuale oscillante tra il 4% e l’8% del prezzo del bene e che, negli annunci, è solitamente già inclusa nel prezzo di vendita.

Le spese notarili

L’altra spesa, piuttosto onerosa, è quella relativa all’atto notarile. Le ‘frais de notaire’ sono stabilite dallo stato e corrispondono al 7% del prezzo di acquisto (esclusa la commissione dell’agenzia), se l’appartamento si trova in un palazzo di vecchia costruzione, del 2% o 3%, se il palazzo è appena stato costruito. Esse includono l’assistenza e le operazioni relative sia al compromesso (compromis o promesse de vente) che all’atto di vendita e vengono solitamente versate al momento dell’acquisto del bene (ad eccezione di una piccola somma da versare al momento del compromesso). L’atto definitivo di acquisto dell’immobile avviene entro un limite di tempo stabilito nel compromesso, che di norma corrisponde a un periodo di tre mesi. Se non si riesce a firmare l’atto di vendita entro il termine stabilito, perché non si è riusciti a ottenere il prestito, bisogna informarne il venditore entro la scadenza del lasso di tempo stabilito, pena la perdita dell’acconto versato al momento del compromesso.
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