La storia dei Bateaux Mouches
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Visitare Parigi dal suo viale più incantevole: la Senna
Bateaux Mouches é sicuramente un nome internazionalmente noto e una delle attrazioni must della capitale francese, un'esperienza suggestiva e romantica a cui non si può rinunciare durante un viaggio a Parigi. Leader nel suo settore, questa compagnia vanta ben il quarto posto nella classifica delle attrazioni turistiche a pagamento della capitale francese, dietro colossi quali la Tour Eiffel, il Museo del Louvre e il Centre Pompidou.
Questa compagnia di battelli turistici affonda le sue radici nel secolo scorso ed è stata la prima nel suo genere. Tutto ebbe inizio nel 1949 grazie ad un'idea innovativa dell'armatore francese Jean Bruel, un uomo di lungimirante intuito e di grande spirito imprenditoriale, un avventuriere nell’anima, che nulla aveva di convenzionale...
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Jean viveva su un battello a vapore lungo la Senna, l’universo nautico gli era sempre stato familiare: uno dei suoi nonni lavorava in marina mentre l’altro finanziava il trasporto fluviale del legno sulla Dordona.
Grande visionario, Jean Bruel dopo la seconda guerra mondiale si rese conto che il mondo era cambiato e che la cultura del viaggio si stava sviluppando sempre più. É con questa idea ben chiara in testa che nel 1949 decise di acquistare l’imbarcazione chiamata «le Vieux-Mouche», un vecchio battello che venne utilizzato durante l’Esposizione Universale del 1900. Con questo primo battello inaugurò così una nuova era nel turismo parigino, quella delle «passeggiate sul fiume», ovvero una traversata fluviale che rappresentasse un'attività turistica e di svago, non un semplice trasporto di merci e passeggeri, e che fosse commentata e senza scalo.
Tutto andò molto velocemente e nello stesso anno Bruel fondò la compagnia Bateaux-Mouches. Nel 1952 fece costruire un battello completamente rivestito in vetro, per permettere ai suoi clienti di godere della fantastica vista sulla città a 360 gradi. Il concetto era completamente innovativo.
Il nome "Bateaux Mouches", che tradotto in italiano sarebbe Battelli-Mosca, è ormai un termine comunemente utilizzato nella lingua francese per designare questo tipo di imbarcazioni; c’è da sapere però che solo la compagnia Bateaux-Mouches ha il diritto di utilizzarlo per la sua azienda.
Ai giorni nostri la compagnia é gestita da Charlotte Bruel, la figlia del suo fondatore, che segue le orme del padre con passione e devozione. Naturalmente negli anni la compagnia ha visto un’enorme evoluzione e conta adesso oltre quindici imbarcazioni diverse. La compagnia non si limita solo ad accompagnare i turisti sulla Senna ma offre anche battelli ristorante che effettuano pranzi e cene a bordo ogni giorno, con possibilità di organizzare anche cerimonie e privatizzazioni. Fra le varie location e intrattenimenti situati in Port de la Conférence (il molo di attracco e imbarco per i battelli Bateaux Mouches), la compagnia annovera anche un bar e un ristorante molto alla moda nella capitale francese, il ristorante Le Club.
Le cose sono molto cambiate nel panorama turistico dai tempi del suo inventore, Jean Bruel, ma Bateaux-Mouches ha saputo conservare la sua fama e il suo buon nome offrendo un servizio sempre attento ai suoi clienti e restando una garanzia di qualità e tradizionalità nel panorama turistico parigino.
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Il busto del Signor Mouche
Jean Bruel non si accontentava di essere un uomo d'affari ma era anche un comunicatore eccezionale. Per promuovere la sua azienda, il 1 °Aprile 1953 organizzò un'inaugurazione e presentò al Ministro dei Trasporti, l Prefetto di Parigi e alle celebrità del mondo della cultura e delle arti, il busto dello pseudo-inventore dei Bateaux-Mouches: Jean-Sébastien Mouche!
Jean-Sébastien Mouche era un personaggio frutto della sua immaginazione, il capo della polizia segreta e collaboratore del barone Haussmann, da qui l'etimologia del soprannome" Mouchard" dato ai suoi uomini. Questo funzionario avrebbe creato questa flotta per facilitare la circolazione a Parigi.
La stampa abboccò all'amo e Bateaux Mouches divenne un successo!
Come Gustave Eiffel, Jean Bruel ha lasciato il segno nella capitale e in tutto il mondo e come suo illustre antenato, è entrato nella leggenda parigina.