La Strada dei Fari in Bretagna
© photo Canva
Un itinerario che vi farà innamorare perdutamente della costa bretone
La Bretagna, con la sua costa talmente frastagliata che nessuno è riuscito mai a definirne con certezza la lunghezza, possiede da sola più del 75% dei fari che illuminano il litorale francese, con un'alta concentrazione soprattutto nel dipartimento del Finistère, tra la Manica e l'Atlantico. Testimoni irremovibili delle maree che scolpiscono i paesaggi, queste affascinanti sentinelle ubicate in posizioni strategiche spesso mozzafiato, oltre ad indicare la rotta ai naviganti, regalano panorami a perdita d'occhio e momenti di silenziosa contemplazione. A loro è dedicato un itinerario che vi farà innamorare perdutamente della costa bretone. Il suo nome è Route des Phares, che tradotto letteralmente vuol dire la Strada dei Fari. Corre da Brignogan a Brest (comprendendo anche l'Île d'Ouessant), per circa 90 chilometri, lungo i quali si possono ammirare ben 20 fari. La maggior parte di essi sono classificati come monumenti storici e alcuni sono aperti al pubblico. Scopriamo insieme quelli da non perdere!
Faro dell'Île Vierge
aperto da metà aprile a ottobre
Il Phare de l'Île Vierge si erge su un isolotto (da cui prende il nome) a circa 2 chilometri al largo del comune di Plouguerneau. Entrò in servizio nel 1902 di fianco al suo precedessore del 1845, molto più piccolo, che servì da alloggio dei guardiani fino alla dismissione nel 2010. Con i suoi 82,5 metri di altezza, è il faro più alto d'Europa nonché l'esemplare in pietra da taglio più alto del mondo. La sua cupola di vetro, che di notte sembra raggiungere le stelle, proietta un fascio di luce a quasi 50 chilometri di distanza. I 397 gradini di una mirabolante scala a chiocciola con i muri ricoperti di opalina blu-azzurra conducono alla lanterna, da cui è possibile godere di una meravigliosa vista sul Pays des Abers. A partire dal 2021, i visitatori possono passare la notte nel vecchio alloggio dei guardiani, trasformato in eco-lodge. L'isolotto è raggiungibile in barca (dal porto di Aber-Wrac'h), in kayak o a piedi (a seconda delle maree).
Faro di Trézien
aperto da aprile a settembre
Il Phare de Trézien è situato nel comune di Plouarzel, all'estremità settentrionale del Finistère. Non si trova sulla costa, bensì nell'entroterra, a 500 metri dalla riva e a 1,5 chilometri dalla Pointe de Corsen (il punto più occidentale della Francia continentale), dove le acque della Manica e dell'Atlantico si incontrano e si fondono. L'edificio, in granito di Aber-Ildut e Lampaul-Plouarzel, fu eretto nel 1894 e automatizzato un secolo dopo. Alto circa 37 metri, si erge a 84 metri sul livello del mare. Con il suo fascio di luce, che ha una portata di 32 chilometri, guida le imbarcazioni attraverso il Chenal du Four, sempre agitato da indomabili correnti. Per arrivare in cima bisogna salire 182 scalini, ma ne vale veramente la pena. Dall'alto del suo cammino di ronda si può ammirare una vista mozzafiato che abbraccia l'Archipel de Molène e la selvaggia Île d'Ouessant.
Faro di Kermorvan
aperto da luglio a settembre
Il Phare de Kermorvan è considerato il faro terrestre più occidentale della Francia continentale. Situato nel comune di Le Conquet, si innalza sulla punta dell'omonima penisola, rinomata per le sue belle passeggiate. Finito di costruire nel 1849 sotto la direzione dell'ingegnere Louis Plantier, fu risparmiato dalle devastazioni dalle Seconda Guerra Mondiale grazie all'intervento dell'ingegnere tedesco Wiedermann, che propose di smantellare il meccanismo d'illuminazione e di conservarlo gelosamente. Il faro ha la forma di una torre quadrata ed è alto poco più di 20 metri, con una portata di circa 40 chilometri. Completamente automatizzato, guida le navi attraverso il Chenal du Four. Per raggiungerlo, bisogna costeggiare il Fort de l'Îlette prima di attraversare il ponte che lo collega alla costa. La ricompensa? Una magnifica vista sul porto di Le Conquet e sul burrascoso mar d'Iroise.
Faro di Saint-Mathieu
aperto tutto l'anno
Il Phare de Saint-Mathieu (o "St-Mat" come viene chiamato da queste parti) è situato sul promontorio da cui prende il nome, nel comune di Plougonvelin. La sua particolarità? Emerge dalle rovine di quella che fu una delle abbazie più importanti della Bretagna, l'Abbaye Saint-Mathieu de Fine Terre, in cima alla quale i monaci accendevano un falò per indicare ai marinai la rotta da seguire per entrare nella Goulet de Brest. Piccola curiosità: una leggenda racconta che la reliquia della testa di San Matteo giace sotto le rovine dell'abbazia. Inaugurato nel 1835, elettrificato nel 1932 e telecomandato dal 2005, il faro è dotato di una portata luminosa che supera i 50 chilometri. 163 gradini conducono alla cima (37 metri), da cui si può ammirare una splendida vista che spazia dalla Pointe du Raz all'Île d'Ouessant. E per chi vuole vivere un'esperienza davvero magica, più volte l'anno è possibile visitare il faro anche di notte.
Faro del Petit Minou
aperto a luglio e agosto
Il Phare du Petit Minou è uno dei fari più scenografici di tutta la Bretagna. Ubicato nel comune di Plouzané, si erge su una gigantesca roccia a picco sul mare, di fronte all'omonimo forte (eretto nel XVII secolo), ed è collegato alla terraferma da un piccolo ponte di pietra. Fu costruito verso la metà del XIX secolo in pietra bugnata dell'Aber-Ildut e completamente automatizzato nel 1989. Alto 26 metri (rispetto al suolo), raggiunge i 34 metri sul livello del mare. Con il suo fascio di luce, che ha una portata di 35 chilometri, indica alle imbarcazioni dirette a Brest la rotta da seguire per entrare nella baia e raggiungere il porto. Da qui potrete godere di una splendida vista sulla presqu'île de Crozon. Fotogenico a prescindere, il faro merita anche un giro in barca per poterlo ammirare (e fotografare) da ogni angolazione.
Faro di Stiff
aperto da aprile a settembre
Il Phare du Stiff è il più antico faro ancora in funzione della Bretagna. Fu costruito nel 1699 su progetto del marchese Sébastien Le Prestre (generalmente conosciuto con il solo nome di Vauban), l'ingegnere militare prediletto da Re Luigi XIV. Sorge nel punto culminante dell'Île d'Ouessant, a nord-est, nei pressi della Pointe Bac'haol. Frastagliata da innumerevoli scogliere, battuta da venti forti, circondata da insidiose correnti e spesso avvolta da dense foschie, l'isola ha sempre rappresentato un pericolo per la navigazione. Il faro richiama la torretta di guardia di un castello medioevale. Arroccato su una falesia, misura soltanto 33 metri ma raggiunge i 90 metri sul livello del mare. La sua portata è di 38 chilometri. Dalla cima si può ammirare un panorama eccezionale sull'Oceano. L'isola è raggiungibile in battello da Brest e da Le Conquet.