Loches

Foto © Stevens Fremont

Incantevole cittadina ricca di storia e fascino

Posizionata nel cuore della Valle della Loira e dei suoi famosi castelli, Loches è una piccola e tranquilla cittadina che affascina con la sua ricchezza storica e architettonica. Insignita del marchio "Ville d'Art et d'Histoire" (Città d'Arte e di Storia) e classificata fra "Les Plus Beaux Détours de France" (Le più belle deviazioni della Francia), si sviluppa intorno alla pittoresca cittadella medievale, la cosiddetta Cité Royale, che domina dall'alto la Ville-Basse (Città Bassa) e la bucolica valle del fiume Indre.

Costruita su uno sperone roccioso e ancora cinta da un possente anello di mura del XII secolo, la Cité Royale de Loches è una delle più importanti testimonianze del Medioevo francese. Il nome è legato alla topografia del luogo (una città fortificata) e alla sua storia (molti sono stati i reali che vi hanno vissuto). Il sito offre un percorso originale basato sugli illustri personaggi che ha ospitato e sull'architettura, con supporto audio, visivo e digitale. Comprende due importanti monumenti, il dongione e la residenza reale, edificati nell'arco di cinque secoli, dall'XI al XVI secolo. Anche se è scomparso il ponte levatoio, l'ingresso alla cittadella avviene ancora per la Porte Royale, risalente alla fine del XII o all'inizio del XIII secolo.

Il dongione è un capolavoro di architettura militare. Notevole per le sue dimensioni (37 metri di altezza) e per l'ottimo stato di conservazione, fu eretto da Foulques III Nerra, conte d'Angiò, intorno all'anno 1000 e successivamente, nel XV secolo, fu ingrandito con la cilindrica Tour Ronde e la Tour Martelet. Originariamente aveva scopi militari ma nel tempo vi ha prevalso la funzione carceraria. Nelle sue segrete sono stati rinchiusi prigionieri politici di alto rango come Jean d'Alençon, Philippe de Commynes, Jean de Poitiers e Ludovico Maria Sforza detto il Moro. Proprio quest'ultimo durante la prigionia eseguì una serie di graffiti ancora oggi visibili. La visita al dongione può essere supportata dal dispositivo di mediazione digitale HistoPad (disponibile in 7 lingue, tra cui l'italiano), che immerge il visitatore nel Medioevo con ricostruzioni in 3D a 360 gradi.

La residenza reale è un gioiello dell'architettura tardo-medievale. Si compone di due parti, costruite in epoche diverse: la residenza di Luigi I d'Angiò (XIV secolo), ampliata poi sotto Carlo VIII e Luigi XII (XV secolo). Tre figure femminili vi hanno lasciato il segno: Giovanna d'Arco, Anna di Bretagna e Agnès Sorel. È qui che nel maggio del 1429 Giovanna d'Arco, dopo la vittoria di Orléans, convinse Carlo VII a marciare verso Reims per rivendicare la corona di Francia. Anna di Bretagna, che fu due volte regina, vi soggiornò regolarmente e fece costruire un magnifico oratorio in stile gotico fiammeggiante. Agnès Sorel, la favorita di Carlo VII, lo accompagnava durante i suoi soggiorni alla residenza mentre la regina Maria d'Angiò rimaneva alla fortezza di Chinon. Tra le opere d'arte spicca il grande trittico dipinto con la Crocifissione (fine XV secolo), interessante testimonianza degli epigoni del pittore Jean Fouquet.

Ai piedi del dongione si estende su una superficie di oltre 700 metri quadrati il giardino di ispirazione medievale. Creato nel 1998 dal Conseil départemental d'Indre-et-Loire e ribattezzato Espace Gonzague Saint-Bris nel 2018 (in omaggio al letterato nato a Loches scomparso nel 2017), è composto da otto quadrati di piante classificate in base al colore dei loro fiori. Completano il complesso della Cité Royale: la romanica Collégiale Saint-Ours (ex Collégiale Notre-Dame), con la navata sovrastata da due strane piramidi ottagonali cave e che custodisce la tomba di Agnès Sorel; e il Musée Lansyer, allestito nella casa del pittore paesaggista Emmanuel Lansyer, in cui sono esposti un centinaio di suoi dipinti e le sue collezioni d'arte.

Ad impreziosire il patrimonio cittadino non è solo la cittadella medievale ma anche la Ville-Basse, caratterizzata dalla consistente presenza di edifici quattrocenteschi e rinascimentali. Delle difese che proteggevano la Città Bassa restano solo la Porte des Cordeliers e la Porte Picois. A quest'ultima è addossato il rinascimentale Hôtel de Ville, sulla cui facciata sono presenti lo stemma della città e la salamandra di Francesco I che ne autorizzò la costruzione nel 1519. Tra le altre cose da vedere a Loches si segnalano: la Tour Saint-Antoine (eccezionalmente aperta in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio), costruita tra il 1529 e il 1575 come campanile di una chiesa non più esistente; la Chancellerie, gioiello rinascimentale ispirato all'opera di Mihcelangelo, che attualmente ospita il Centre d'interprétation de l'architecture et du patrimoine; e la Galerie Saint-Antoine, recente ampliamento dell'Église Saint-Antoine, in cui si possono ammirare due dipinti di Caravaggio, oltre ad un prezioso trittico di Jean Poyer e a diversi oggetti ecclesiastici.

Leggi anche