Mostre da non perdere a Parigi
Con pressappoco 150 musei, Parigi è un vero e proprio paradiso per gli amanti dell'arte e della cultura
Se state programmando un viaggio a Parigi nel 2025, tra gli appuntamenti da segnare in agenda ci sono quelli con l'arte. La capitale francese è un centro culturale vivo e in continua evoluzione, in grado di incuriosire chiunque. Oltre a custodire capolavori eccezionali per la loro diversità e qualità, i musei parigini ospitano anche un gran numero di magnifiche mostre temporanee. Che si tratti dei grandi maestri dell'arte, di un'icona della moda o di un celebre fotografo, la Ville Lumière offre una straordinaria selezione di mostre ma spesso il tempo purtroppo è limitato per riuscire a vederle tutte. La cosa più difficile è ... scegliere quale mostra visitare!
Abbiamo selezionato le esposizioni appena iniziate o in arrivo nel nuovo anno, che da sole valgono un biglietto per un weekend nella Ville Lumière!
Revoir Cimabue. Aux origines de la peinture italienne al Louvre
dal 22 gennaio al 12 maggio 2025
Per la prima volta, il Louvre rende omaggio a Cimabue, uno dei più importanti artisti del XIII secolo, con un'imperdibile retrospettiva. La mostra è frutto di due eventi "cimabueschi" di grande importanza per il museo: il restauro della monumentale "Maestà" e l'acquisizione di una piccola tavola in legno di appena 25 cm, il "Cristo deriso", divenuta il dipinto medioevale più costoso del mondo (24 milioni di euro). I due dipinti, il cui restauro si è concluso nel 2024, costituiscono il punto di partenza dell'esposizione, che, riunendo una quarantina di opere, mira a evidenziare la straordinaria ricchezza e la natura rivoluzionaria dell'arte di Cimabue. L'artista è stato uno dei primi ad aprire la strada al naturalismo nella pittura occidentale, cercando di rappresentare il mondo, gli oggetti e i corpi così come esistono. Senza il suo contributo non avremmo avuto il Rinascimento. Le novità portate avanti da Cimabue avevano un respiro sperimentale quasi spregiudicato.
Dopo una sezione introduttiva dedicata al contesto della pittura in Toscana, il percorso si concentra sulla "Maestà": le novità manifestate in questo dipinto hanno portato alcuni storici dell'arte a definirlo "l'atto di nascita della pittura occidentale". Viene poi affrontata la questione cruciale del rapporto tra Duccio e Cimabue. Il percorso prosegue con una sezione dedicata al dittico di Cimabue, di cui il Louvre riunisce per la prima volta gli unici tre pannelli finora conosciuti. La verve narrativa e la libertà dimostrata da Cimabue in quest'opera dai colori cangianti ne fanno un importante e finora insospettabile precedente della Maestà di Duccio, capolavoro della pittura senese del Trecento. La mostra si conclude con la presentazione del dipinto "San Francesco d'Assisi riceve le stimmate" di Giotto, realizzato pochi anni dopo la "Maestà" dal giovane e talentuoso discepolo di Cimabue. Agli albori del XIV secolo, Duccio e Giotto, entrambi profondamente influenzati dall'arte di Cimabue, furono due grandi innovatori della pittura.
Maggiori info: https://www.louvre.fr/expositions-et-evenements/expositions/revoir-cimabue
Du Cœur à la Main: Dolce&Gabbana al Grand Palais
dal 10 gennaio al 31 marzo 2025
Se siete appassionati di moda non potete perdervi questa straordinaria mostra che celebra il brand Dolce&Gabbana come simbolo dello stile italiano. L'esposizione invita i visitatori a partecipare al processo artistico che porta alla realizzazione delle loro creazioni: dal cuore, da cui scaturiscono le idee, alle mani, strumento attraverso cui prendono forma. Curata dalla storica dell'arte e della moda Florence Müller, prodotta da IMG e arricchita dalle scenografie di Agence Galuchat, è un vero e proprio tributo all'incontro tra idee e artigianato, alla passione creativa che dà vita ai desideri dei designer. Svela l'approccio non convenzionale del marchio al mondo del lusso, in cui si fondono eleganza e sensualità con un tocco di irriverenza, umorismo e stile unico.
Il percorso espositivo si articola in dieci sale, occupando uno spazio di 1.200 mq. Oltre 200 creazioni della casa di moda sono esposte in un susseguirsi di sezioni tematiche che mettono in risalto i vari aspetti della cultura italiana che da sempre ispirano il lavoro di Domenico Dolce e Stefano Gabbana. Tra questi l'arte, l'architettura, l'artigianato, le città e la loro topografia regionale, la musica, l'opera e il balletto, le tradizioni popolari, il teatro e, naturalmente, "la dolce vita". La mostra presenta inoltre il lavoro di diversi visual artist in dialogo con l'universo creativo di Dolce&Gabbana.
Maggiori info: https://www.grandpalais.fr/fr/evenement/du-coeur-la-main-dolcegabbana
Suzanne Valadon al Centre Pompidou
dal 15 gennaio al 26 maggio 2025
Il Centre Pompidou dedica una monografia a Suzanne Valadon (1865-1938), artista audace e apparentemente moderna, ricordata per essere stata la prima donna a dipingere un nudo maschile integrale in grande formato. La mostra fa luce su questa figura eccezionale e sottolinea il suo ruolo pionieristico, spesso sottovalutato, nella nascita della modernità artistica.
Rivela la grande libertà di Suzanne Valadon, che non aderì a nessun movimento in particolare, tranne forse il suo. Circa 200 opere, tra disegni e dipinti (i due mezzi preferiti dall'artista), sono suddivise in cinque sezioni tematiche che ne ripercorrono la singolare carriera, dagli esordi come modella preferita dalla folla di Montmartre fino al riconoscimento artistico da parte di colleghi e critici. Una selezione di opere di sue contemporanee con analoghe preoccupazioni pittoriche, come Juliette Roche, Georgette Agutte, Jacqueline Marval, Émilie Charmy e Hélène Delasalle, completa la mostra. L'eccezionale fondo d'archivio lasciato in eredità al Centre Pompidou nel 1974 dal dottor Robert Le Masle (collezionista e amico intimo dell'artista), che riunisce numerose fotografie, manoscritti e documenti conservati presso la Bibliothèque Kandinsky, fornisce una testimonianza essenziale della personalità ribelle e del primo riconoscimento artistico di Valadon.
Maggiori info: https://www.centrepompidou.fr/fr/programme/agenda/evenement/5moMjyy
Au fil de l'or. L'art de se vêtir de l'Orient au Soleil-Levant al Musée du Quai Branly
dall'11 febbraio al 6 luglio 2025
Dal Maghreb al Giappone, uno straordinario viaggio nel tempo e nello spazio alla scoperta delle origini dell'oro e del suo connubio con le arti tessili. Noto fin dalla preistoria (molto probabilmente è stato il primo metallo mai usato dalla specie umana), l'oro non ha mai smesso di affascinare l'uomo. Considerato il metallo nobile per eccellenza, anche se non è il più raro sulla terra, è stato utilizzato fin dall'antichità per la creazione di gioielli, ornamenti e armi.
Già nel V millennio a.C. veniva utilizzato per ornare i primi tessuti di lusso indossati dagli uomini di potere. Nei secoli successivi, abili tessitori e artigiani - romani, bizantini, cinesi, persiani e musulmani - impiegarono le tecniche più ingegnose per creare tessuti artistici in cui le fibre di seta o di lino si intrecciavano con lame e fili d'oro. Dai primi ornamenti cuciti sulle vesti dei defunti agli abiti della stilista cinese Guo Pei, l'esposizione svela la storia millenaria dell'oro nelle arti tessili. In un dialogo che unisce scoperta scientifica e prospettiva artistica, rivela la diversità, la raffinatezza tecnica e la ricchezza dei costumi di una vasta regione che va dal Maghreb al Giappone, passando per i paesi del Medio Oriente, dell'India e della Cina.
Maggiori info: https://www.quaibranly.fr/fr/expositions-evenements/au-musee/expositions/details-de-levenement/e/au-fil-de-lor
Picasso, l'art en mouvement all'Atelier des Lumières
dal 13 febbraio 2025 al 4 gennaio 2026
Nel 2025 l'Atelier des Lumières ci immerge nell'eccezionale ed eclettico universo di Pablo Picasso. Geniale pittore, disegnatore, scultore, incisore, litografo, ceramista e addirittura decoratore teatrale, Picasso è stato uno dei più grandi e influenti artisti del XX secolo. Cofondatore del Cubismo e considerato il padre dell'arte moderna, ha dedicato la sua opera a mettere in discussione la percezione della realtà, sfidando i canoni artistici del suo tempo e ribaltando i codici accademici che padroneggiava alla perfezione.
Dalla natia Spagna alla Francia, dove trascorse gran parte della sua vita, la mostra accompagna i visitatori in una passeggiata nelle arene, in un tuffo nella vita notturna dei cabaret parigini, in un confronto con le forme e i colori di "Les Demoiselles d'Avignon" o con la forza impressionante di "Guernica". In questo mondo popolato da artisti circensi, musicisti e muse, gli uomini e le donne osservati attraverso lo sguardo sfaccettato dell'artista si trasformano gradualmente in creature surrealiste che sembrano tanto familiari quanto estranee. Sempre accompagnata da una playlist originale, la retrospettiva invita a osservare le varie tecniche esplorate dall'artista: incisione, scultura, collage, assemblaggi, piegatura e ceramica.
Maggiori info: https://www.atelier-lumieres.com/fr/picasso
Artemisia al Musée Jacquemart-André
dal 19 marzo al 3 agosto 2025
Il Musée Jacquemart-André rende omaggio all'artista romana Artemisia Gentileschi (1593-1656 circa). Personalità dal destino straordinario, la pittrice (o "pittora" come lei stessa si definiva) è stata una delle rare artiste dell'era moderna ad aver raggiunto la fama internazionale durante la sua vita e ad essere riuscita a guadagnarsi da vivere con la pittura. Oggi considerata un'icona femminista ante litteram, fu ottima ritrattista, ma dipinse anche molti quadri religiosi o di soggetto biblico. Notevole fu la sua importanza nello sviluppo della scuola napoletana, soprattutto per la formazione di Massimo Stanzione e di Bernardo Cavallino.
Attraverso una quarantina di dipinti, tra cui capolavori riconosciuti dell'artista, tele di recente attribuzione o raramente esposte al di fuori del loro abituale luogo di conservazione, la mostra mette in luce il ruolo di Artemisia Gentileschi nella storia dell'arte del XVII secolo. In particolare, l'esposizione intende dimostrare la profonda originalità del suo lavoro, della sua carriera e della sua identità, che ancora oggi sono fonte di ispirazione e di fascino. La storia di Artemisia attraversa i secoli e l'interpretazione della sua opera - riflesso della sua vita e della sua resilienza - si rivela senza tempo e universale.
Maggiori info: https://www.musee-jacquemart-andre.com/fr/artemisia
Christian Krohg (1852-1925) Le peuple du nord al Musée d'Orsay
dal 25 marzo al 27 luglio 2025
Nella primavera del 2025 il Musée d'Orsay presenta una retrospettiva dedicata all'artista norvegese Christian Krohg, molto popolare nei paesi nordici ma quasi sconosciuto in Francia. Pittore e scrittore, Krohg si è distinto come una delle figure più importanti del realismo norvegese. Studiò arte in Germania, a Karlsruhe e a Berlino, dove conobbe e divenne amico dello scultore Max Klinger. Ma decisiva per il suo orientamento fu la conoscenza a Parigi degli impressionisti, dei quali si fece portavoce in patria, in opposizione alle scuole di Düsseldorf e Monaco. Infine, concluse la carriera artistica in Norvegia, dove divenne (fino alla sua morte) direttore della Statens Kunstakademi di Oslo. Dipinse paesaggi e numerosi ritratti.
Attraverso una panoramica approfondita del suo percorso artistico, la mostra mette in evidenza i legami di Krohg con le lotte politiche e sociali del suo tempo. Rivela un pittore umanista, che ha cercato di sensibilizzare l'opinione pubblica su questioni morali e sociali quali la povertà, la carestia, l'igiene pubblica e la condizione della donna. L'esposizione esplora anche il rapporto di Krohg con l'arte del suo tempo, in particolare durante i suoi soggiorni a Parigi, e la sua ricerca di immediatezza, che colloca la sua opera al crocevia della modernità, tra naturalismo e impressionismo.
Maggiori info: https://www.musee-orsay.fr/en/node/280931
Déserts al Muséum national d'Histoire naturelle
dal 2 aprile al 30 novembre 2025
La mostra invita i visitatori a intraprendere un viaggio senza precedenti nel cuore degli ambienti desertici del nostro pianeta, dall'emblematico Sahara ai deserti polari, passando per i deserti di Sonora, Atacama e Gobi. Presenti in tutti i continenti, i deserti occupano oggi un terzo della superficie delle terre emerse. Che siano caldi o polari, fatti di roccia, sabbia, sale o ghiaccio, hanno tutti in comune il fatto di essere ambienti aperti esposti all'aridità e a temperature estreme.
In queste condizioni straordinarie, apparentemente ostili alla vita, animali e piante hanno sviluppato ingegnose strategie di adattamento, che potrete scoprire attraverso esemplari provenienti da diverse regioni del mondo. Lungo il percorso, scoprirete anche le strategie utilizzate dall'uomo per vivere in ambienti così difficili e l'impatto delle attività umane su questi fragili habitat. Con quasi 200 esemplari e oggetti di vario genere, la maggior parte dei quali provenienti dalle ricche collezioni del Muséum national d'Histoire naturelle, la mostra offre un approccio scientifico, divertente ed estetico a questi affascinanti ambienti.
Maggiori info: https://www.mnhn.fr/fr/expo-deserts