Parigi impacchetta l’Arco di Trionfo
Dopo 60 anni si realizza il progetto di Christo
Da sabato 18 settembre a domenica 3 ottobre 2021 l'Arco di Trionfo sarà protagonista di un'opera postuma di Christo e Jeanne-Claude, o più spesso semplicemente Christo, la coppia di artisti Christo Yavachev e Jeanne-Claude Denat de Guillebon (entrambi scomparsi) che ha segnato la storia dell'arte contemporanea in Europa e nel mondo. I due artisti sono stati tra i più importanti esponenti della Land Art, forma d'arte che si esprime mediante l'intervento diretto dell'artista nella natura e sulla natura. Sono famosi in particolare per le loro "impacchettature" di monumenti, edifici, ponti e oggetti con imballaggi di tessuto oppure stendendo lunghi teli.
Il monumento di place Charles-de-Gaulle voluto da Napoleone Bonaparte sarà impacchettato con 25.000 metri quadrati di tessuto in polipropilene riciclabile di color blu argento e 3.000 metri di corda rossa. "L'Arc de Triomphe empaqueté" è il titolo originale di questo progetto incredibile che avrebbe dovuto vedere la luce nel settembre 2020, per poi essere rinviato a causa della pandemia. Un progetto la cui ideazione in realtà risale a 60 anni fa. "Sarà come un oggetto vivente che si animerà nel vento e rifletterà la luce. Le pieghe si muoveranno, la superficie del monumento diventerà sensuale. Le persone avranno voglia di toccare l'Arco di Trionfo": con queste parole l'artista raccontava il progetto.
L'impacchettamento dell'Arco di Trionfo non è l'unico mai realizzato nella capitale francese da Christo e Jeanne-Claude, che tra il 1975 e il 1985 "incartarono" il Pont Neuf. In più di trent'anni di carriera hanno stupito il mondo con incredibili installazioni come ad esempio "The Floating Piers", una passerella che, nel 2016, fece camminare centinaia di persone sulle acque del Lago d'Iseo.