Storia di Parigi
Breve storia di Parigi dalla preistoria ai giorni nostri
Parigi è una città millenaria che ad ogni suo angolo nasconde un pezzo di storia, tracce di un passato glorioso che ne ha fatto una delle capitali più belle del mondo. La sua storia ha veramente molto da raccontarci e un portale intero sarebbe insufficiente per descriverla.
In questa pagina abbiamo menzionato alcuni cenni storici fondamentali su questa città, ripercorrendo quelle che sono le epoche principali che l'hanno resa celebre e protagonista sugli scenari internazionali e raccontandole attraverso i suoi monumenti più famosi. Qui troverete anche delle informazioni interessanti e utili che vi porteranno alla scoperta e alla comprensione dei luoghi più emblematici di questa affascinante capitale.
Le origini: da Lutetia Parisiorum a Parigi
Per ritrovare le origini di questa meravigliosa città, dobbiamo fare un salto nel passato fino alla Preistoria. Alcuni scavi effettuati nel XIX secolo a Parigi, precisamente nel quartiere di Bercy, hanno infatti portato alla luce alcuni ritrovamenti risalenti al Neolitico. Si tratta di resti di piroghe che gli abitanti di quest'area utilizzavano per spostarsi sulla Senna, il fiume che più tardi diverrà l’arteria principale della città. Queste imbarcazioni, simili a delle canoe, sono custodite insieme a tante altre testimonianze all'interno del Museo Carnavalet, un luogo decisamente essenziale per conoscere ed apprezzare la storia di Parigi.
La prima popolazione che le fonti storiche citano in questa regione è quella dei Galli Parisii, un gruppo di stirpe celtica che s’insedia nell’area nel III secolo a.C. Sarà con loro che si scontreranno i Romani nel 52 a.C., quando, guidati da Giulio Cesare, conquisteranno l’antico insediamento e fonderanno una nuova città, Lutetia Parisiorum. Nasce così l'antica "città" di Parigi, che in questa fase si estende sull’Île de la Cité e sulla riva sinistra della Senna ed è dotata di tutte le infrastrutture caratteristiche delle città romane. Gli studiosi vi hanno infatti potuto individuare il foro, lo spazio in cui si svolgono le principali attività politiche ed economiche della città, le terme, e l’anfiteatro, edifici destinati allo svago e al divertimento. Camminando tra le strade della rive gauche, ancora oggi si possono riconoscere alcune vestigia di questi monumenti. Particolarmente interessanti sono i resti delle grandi terme di Lutetia, oggi parte del Museo di Cluny dedicato all’arte medievale. Oppure la Cripta Archeologica di Notre Dame sull’Île de la Cité, dove possiamo ammirare le strutture di antiche case romane, nonché i resti di terme più piccole. Visitare la Cripta ci permette oggi di fare un lungo e affascinante viaggio nel tempo, attraverso gli scavi archeologici che hanno riportato alla luce insediamenti riferibili a varie epoche storiche, dall’antica Lutetia fino alla moderna Parigi del XIX secolo.
La Parigi Medievale
Lo sviluppo e l’affermazione della religione cristiana saranno il motore di una nuova evoluzione politica, sociale e urbanistica.
Primo vescovo e martire di Parigi fu Saint Denis, decapitato durante la persecuzione dei Cristiani da parte dei Romani. Se passeggiate per le strade di Parigi, vi capiterà sicuramente di imbattervi in una rappresentazione di Saint Denis: è sempre rappresentato mentre regge la testa decapitata tra le mani, in memoria del martirio subìto.
La leggenda narra che dopo essere stato decapitato sulla collina di Montmartre, il vescovo martirizzato camminò per circa sei chilometri fino al luogo dove attualmente sorge la Basilica di Saint-Denis, primo esempio di costruzione in stile gotico che ancora conserva i resti del santo. Si tratta di un luogo emblematico per la storia francese e per la sua monarchia, in quanto oltre alle reliquie del santo a cui la chiesa è dedicata, la Basilica di Saint-Denis ha accolto nel tempo anche la necropoli reale, dal re franco Dagoberto a Luigi XVIII.
Nel 507 d.C. Parigi assumerà il ruolo di capitale grazie a Clodoveo, re della dinastia dei Merovingi, nato pagano e convertitosi al Cristianesimo. La città vede l’apparire di varie chiese in stile protocristiano che purtroppo non sono giunte fino a noi, distrutte in gran parte dalle incursioni normanne del IX secolo.
Durante il Medioevo vediamo sorgere una serie di edifici costruiti con uno stile nuovo, nato nella regione di Parigi: il Gotico. Tra questi, Notre Dame, la cattedrale più famosa e conosciuta al mondo, resa celebre dal romanzo di Victor Hugo Notre Dame de Paris. La Sainte Chapelle, gioiello in stile gotico radiante, fu invece costruita nel XIII secolo da San Luigi dei Francesi per custodire le sacre reliquie, tra cui la preziosa corona di spine di Gesù. Risale infine a questo periodo la prima costruzione del Louvre, antica fortificazione che moltissimi secoli dopo diventerà uno dei più grandi ed importanti musei del mondo. Una visita al museo del Louvre vi permetterà di ripercorrere ancora gli antichi fossati della fortezza e i resti del grande donjon o mastio che da essa emergeva.
Se da un lato il Medioevo regala a Parigi grandissime opere architettoniche, dall’altro, e in particolare nel basso Medioevo, la città diventa lo scenario della tristemente famosa guerra dei Cent’anni tra Inghilterra e Francia. Non tutti sanno che per un breve periodo la città di Parigi venne occupata dall’Inghilterra prima che il Re Carlo VII, salito al trono grazie all’aiuto e all’audacia di Giovanna d’Arco, la liberasse.
Dal rinascimento alle guerre di religione
All’inizio del Rinascimento la città di Parigi è divisa in tre zone ben distinte. La prima corrisponde alla città commerciante e prospera sulla rive droite, dove troviamo il Louvre, che non è più una fortezza militare, ma un palazzo che accoglie il re e la sua corte. Al centro, vi è l’ile-de-la Cité, punto spirituale e religioso con la cattedrale Notre Dame, e infine, sulla rive gauche, vi ritroviamo la zona intellettuale del Quartiere latino con l’università La Sorbona. Dal punto di vista urbanistico Parigi all’epoca era una città caratterizzata da stradine strette e alte case a graticcio dette a colombage, eredità del Medioevo. Si passava da una parte all’altra della città grazie a quattro grandi ponti in legno che avevano delle abitazioni, un po’ come il Ponte Vecchio di Firenze o come il Rialto di Venezia.
Questa Parigi subì le prime grandi trasformazioni urbanistiche sotto il regno di Enrico IV (1589-1610), capostipite dell’ultima dinastia dei re di Francia, i Borboni. Alla fine del XVI secolo Parigi è il teatro di grandi scontri e guerre di religione tra Cattolici e Protestanti francesi (gli Ugonotti), tra cui il famoso Massacro della notte di San Bartolomeo, avvenuto il 24 agosto del 1572. In occasione delle nozze tra Enrico di Navarra - il futuro Enrico IV - e Margherita di Valois, tutti i capi ugonotti che erano a Parigi per festeggiare le nozze del sovrano, furono assassinati dalla fazione cattolica. Fu un vero bagno di sangue e il futuro re Enrico IV, superstite degli avvenimenti, pensò bene di convertirsi al Cattolicesimo per calmare gli animi e farsi accettare da tutti i Francesi. A lui difatti sarebbe attribuita la famosa frase Parigi val bene una messa. A Enrico IV, tra le varie opere, dobbiamo la favolosa Place Royale, oggi conosciuta come Place des Vosges, la più antica piazza monumentale di Parigi. Sotto il suo regno grandi lavori vennero eseguiti anche al Louvre, in particolare l’edificazione della Grande Galerie costruita lungo la Senna, che oggi accoglie la bellissima collezione di pittura italiana e il famoso Pont Neuf, grande opera in stile rinascimentale terminata nel 1607, primo ponte costruito senza abitazioni al di sopra.
La Parigi del Re Sole
Il grande protagonista del XVII secolo fu proprio il nipote di Enrico IV di Borbone, Luigi XIV, un re che tutti conosciamo bene e il cui regno, durato 72 anni, fu il più prospero e lungo della monarchia francese.
Louis le Grand, passato alla storia con l’appellativo di Re Sole (Roi Soleil), riuscì a fare della Francia la potenza più rispettata d’Europa, erigendosi ad arbitro della politica internazionale. Il Sole, la stella attorno alla quale ruotano i pianeti e il cui emblema ritroviamo su tutti gli edifici che il re fece costruire, ben rappresentava l'assolutismo e la centralità del potere di Luigi XIV: tutto doveva ruotare attorno alla sua persona. A partire dalla seconda metà del XVII secolo Luigi XIV si fa costruire un palazzo fuori Parigi, a Versailles, e questa sarà la sua residenza principale. Nel corso della sua vita, Luigi XIV si reca a Parigi pochissime volte, soltanto in occasione di cerimonie ufficiali, inimicandosi così i Parigini che non apprezzano questa sua reticenza.
Del periodo del regno di Luigi XIV a Parigi possiamo ammirare ancora oggi l’architettura imponente ed elegante della Place Vendôme costruita dall’architetto Jules Harduin Mansart in puro stile classico, così come la Place des Victoires, entrambe dedicate al re Sole. Altra grande realizzazione è il colonnato del Louvre, disegnato da Claude Perrault, e l’Institut de France, progetto del grande architetto di Versailles, Louis Le Vau. Inoltre, i giardini delle Tuileries, bell’esempio di giardino à la française, così come il famoso ospedale della Pitié Salpétrière e l’Osservatorio di Parigi, o ancora Les Invalides (ospedale per gli Invalidi), complesso nato come ospedale militare e oggi sede del museo dell’esercito. All'interno del complesso di Les Invalides troverete la chiesa di San Luigi dei Francesi, costruita anch'essa da Jules Hardouin Mansart, che accoglie la grandiosa e monumentale tomba di Napoleone Bonaparte, qui inumato allorchè le sue spoglie furono riportate dall’isola di Sant’Elena, rispettando le sue ultime volontà ‘Desidero che le mie ceneri riposino sui bordi della Senna, vicino al popolo francese che ho tanto amato’.
Parigi e la rivoluzione
Il XVIII secolo segnerà per sempre la storia della Francia e dell’assetto europeo, con il tramonto della secolare monarchia francese. Il malcontento popolare esplode il 14 Luglio 1789 con la presa della Bastiglia, evento emblematico, che segna il conseguente inizio della Rivoluzione Francese.
Tre sono i luoghi cruciali, simbolo della Rivoluzione Francese, da visitare a Parigi.
Il primo è la Piazza della Bastiglia, luogo che conserva oggi soltanto il nome dell’antica fortezza (Bastille) costruita nel XIV secolo dal re Carlo V di Valois e che all’epoca della Rivoluzione era utilizzata come prigione.Questa costruzione fu completamente demolita e se alcune tracce sono ancora visibili sotto la metropolitana, nulla più somiglia a quello che fu il teatro di quei tragici eventi.
La Conciergerie, sede dell’antico palazzo reale dei re Capetingi, fu invece trasformata in una prigione e ospitò la regina Maria Antonietta, negli ultimi mesi della sua prigionia.
Infine, la famosa Place de la Concorde, già Place Louis XV ribattezzata Piazza della Rivoluzione; proprio qui si trovava infatti la temuta ghigliottina che venne usata per giustiziare il Re Luigi XVI e la regina Maria Antonietta nel 1793, ed in seguito altri illustri personaggi, tra cui Danton e Robespierre.
Dalla Parigi di Napoleone alla Parigi contemporanea
Dopo il tumultuoso periodo della rivoluzione emerge un grande personaggio della storia francese, Napoleone Bonaparte. Di formazione militare, distintosi come generale a capo dell’armata francese, nel 1804 Napoleone si fa incoronare, o meglio, incorona se stesso Imperatore dei Francesi nella cattedrale di Notre Dame. L’evento fu immortalato dal grande pittore neoclassico, Jacques-Louis David, nel famoso dipinto L’Incoronazione di Napoleone oggi conservato al museo del Louvre.
La seconda metà del XIX secolo invece è marcata dal governo conservatore di Napoleone III, nipote di Napoleone Bonaparte, il quale si fa promotore di grandi lavori di rinnovamento della città. Avvalendosi del suo prefetto, il barone Georges Eugène Haussmann, Napoleone III stravolgerà totalmente la configurazione medievale della città, dando vita ad un nuovo e decisivo programma urbanistico. Parigi cambia totalmente volto e si trasforma da insalubre città medioevale a moderna capitale, con ampi viali alberati e imponenti edifici in pietra da taglio. Le tradizionali case a graticcio scompaiono dal paesaggio parigino, e le stradine strette vengono sostituite da grandi arterie bordate da eleganti palazzi. Questo è anche il periodo segnato dalle grandi Esposizioni Universali e dalle innovazioni dell'architettura in ferro e vetro. A Parigi vengono organizzate ben sei grandi esposizioni universali a partire dal 1855 fino al 1937. Ed è per l’esposizione del 1889, in occasione del centenario della Rivoluzione francese, che viene eretto il più celebre monumento parigino: la Tour Eiffel.
Ironicamente, questa costruzione che doveva essere un’installazione temporanea di pochi mesi e che fu molto criticata da intellettuali e grandi personalità dell’epoca, è diventata oggi il simbolo indiscusso della città di Parigi. Non tutti sanno che la Tour Eiffel serví anche da antenna radio durante la Prima Guerra Mondiale e che fu utilizzata dai Francesi per intercettare le comunicazioni nemiche; fu proprio così infatti che scovarono astute spie come l’affascinante e celebre Mata Hari.
Parigi è una capitale in continua trasformazione e la sua dinamicità si presta perfettamente alle nuove e contrastate ambizioni architettoniche. Gli anni ’70 sono marcati dal grande scandalo della costruzione del Centro Pompidou, progetto dei giovani architetti Renzo Piano e Richard Rogers. E mentre negli anni ‘80 l’antica Gare d’Orsay viene elegantemente trasformata in un museo d’arte moderna, grazie anche all’intervento della designer italiana Gae Aulenti, l’opinione pubblica parigina è di nuovo scossa dai lavori di rinnovamento del museo del Louvre, che culminano nella costruzione della grande piramide in vetro dell’architetto Ieoh Ming Pei. La realizzazione di una piramide in vetro, moderna, posta al centro di un contesto storico antico, creò moltissime polemiche, anche se oggi è diventata il simbolo del museo del Louvre. Con la sua lineare perfezione, e il sottile gioco di trasparenze e di riflessi, la piramide del Louvre rappresenta la quintessenza dell’architettura contemporanea.
La Parigi del XXI secolo
Grandi lavori sono stati realizzati negli ultimi anni per rendere Parigi più ecologica con la costruzione di vie ciclabili, che oramai permettono di attraversare la città con grande facilità, riducendone il traffico. Erede del suo passato coloniale, la città si è eretta a baluardo della mondializzazione con la realizzazione di un grandioso museo dedicato alle arti extra-europee, il museo del Quai Branly - Jacques Chirac, situato proprio ai piedi della Tour Eiffel. Mentre il nuovo museo d’arte contemporanea che è la Fondation Louis Vuitton, progetto dell’eclettico Franck Gehry inaugurato nel 2014, incarna a perfezione il futuristico spirito dell’architettura del XXI secolo.